Con lo sviluppo sempre più rapido della tecnologia e delle nuove componenti abbiamo assistito all’avvento di nuove professioni, di nuove frontiere digitali e finanziarie, basti pensare alle cryptovalute o alla sempre più crescente diffusione delle stampanti 3d domestiche e degli operatori ed artisti CAD e 3D modellist, streamer e content creator, tutte innovazioni e figure che hanno richiesto software con features sempre più complesse ed hardware sempre più potenti per farli girare al giusto regime.
Maggior potenza significa però anche maggior fabbisogno energetico, maggior approvvigionamento ed anche maggior flusso di smaltimento di componentistiche rese, o credute obsolete dalla maggior parte dell’utenza. Basti considerare che secondo uno studio del CSS(Center for Sustainable Systems) dell’Università del Michigan, nel 2019 il volume di scarti dovuti ai componenti elettronici (tra cui sistemi completi, pc, laptop ed anche dispositivi mobili) è stato di 54 milioni di tonnellate e solo il 17% di questi sono stati successivamente riciclati in maniera corretta.
Perchè questo rappresenta un problema ad impatto ambientale? Oltre agli alti consumi in termini di energia e dispersione termoelettrica dovuti a sessioni prolungate di lavoro, mining, streaming, ecc… c’è anche la problematica dello smaltimento dei chip e dei vari componenti, teniamo presente che le schede a circuiti stampati contengono anche tracce di metalli tossici quali arsenico(As), berillio(Be), cromo(Cr) e piombo(Pb), che se smaltiti senza le dovute precauzioni rappresentano un ulteriore rischio per la salute dell’uomo e dell’ecosistema.
Come si può rendere più green il mondo dell’I-tech? Di sicuro tenere monitorati i picchi dei consumi di elettricità in fatto di operatività soprattutto nelle aziende ma anche il privato a casa può cercare magari di svolgere il grosso del lavoro durante le fasce di minor consumo giornaliero; spegnere sempre stampanti e pc senza tenerli collegati alla corrente in modo da evitare la dispersione di elettricità che continua a correre negli alimentatori; smaltire correttamente le componenti dei pc che non si usano più se non funzionanti e/o rivolgersi a negozi specializzati per il ricilo dei componenti.
Anche la scelta al momento dell’acquisto fa la differenza sull’impatto che il nostro pc avrà successivamente: ad esempio scegliendo alimentatori e componenti con certificazioni idonee ai consumi; evitare di cadere nel circolo dell’advertising martellante di opinionisti ed ambassador cercando di valutare oggettivamente le reali necessità e non solo il desiderio di gola, chiedere consiglio a venditori e tecnici esperti per fugare dei dubbi in merito, Hardware E-Quality ti segue ad ogni passo ed è a disposizione per darti consigli e chiarimenti sull’ hardware e software che più ti può aiutare.
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