Una delle stagioni più golose dell’anno, la Pasqua ci porta momenti di riflessioni personali e religiose ma anche momenti di convivialità e divertimento per i più piccoli, impegnati nelle famigerate cacce alle uova pasquali (in tempi remoti uova sode, ora grandemente sostituite con uova di cioccolato ) una tradizione che si origina nelle culture pre-cristiane in celebrazione della primavera e che portava simbolicamente l’uovo come fulcro della vita e della rinascita.
Cosa centrano però uova di cioccolato con informatica e pc? La risposta sta nell’ingegno e nello spirito degli sviluppatori informatici che si sono divertiti, e tutt’ora si divertono , ad inserire messaggi, citazioni, immagini all’interno di programmi, videogame, film o altre produzioni audiovisive, in altre parole un easter egg (uovo di pasqua)!
Questa simpatica tradizione nasce ufficilamente intorno al 1979 quando l’allora Direttore dello Sviluppo Software della Consumer Division di Atari coniò il termine “easter egg” in riferimento al lavoro di Warren Robinett, programmatore del videogame Adventure uscito per la console Atari 2600. All’epoca era consuetudine per le software house non citare nei credit i nomi dei programmatori che avevano sviluppato un dato software o videogame, principalmente per non rischiare di farsi soffiare i dipendenti da aziende concorrenti ma anche per non dover corrispondere ulteriori “benefit” economici ai propri programmatori. Per questo motivo Robinett trovò un modo ingegnoso di inserire il proprio nome nel gioco: cliccando su un determinato pixel il giocatore accedeva ad una “secret room” in cui compariva la scritta “created by Warren Robinett” (creato da Warren Robinett trad.) .
Quindi l’easter egg è il premio che spetta al giocatore durante la “egg hunt” ovvero la caccia alle uova, i giocatori/utenti più curiosi vengono così premiati con delle chicche da fan!
Nonostante quello di Adventure sia l’easter egg più noto e che ha dato il via alla diffusione del fenomeno, è doveroso citare ad onor di cronaca alcuni easter egg meno conosciuti ma altrettanto pionieri dell’usanza!
Il primo da citare è nascosto nel linguaggio di programmazione dei computer PDP6 e PDP10 modello “mainframe” prodotti dalla DEC (Digital Equipment Corporation) tra il 1966 ed il 1968, usando il prompt “make” (crea) per generare un file rinominato “love” si otteneva la stringa “make love” a cui il programma rispondeva con un’altra che diceva “not war?” (letteralmente fate l’amore, non la guerra?) richiamo ai famosi motti dei movimenti pacifisti degli anni ’60.
Il secondo easter egg si nasconde invece nell’esplorazione spaziale, più precisamente in quella lunare, in quanto dopo l’allunaggio del modulo Apollo 11 si è generata una categoria tutta sua di simulatori di allunaggio, chiamata Lunar Lander, che dal 1969 al 1986 circa ha generato diversi simulatori, tra cui il famoso Moonlander del 1973, prodotto dalla DEC per il suo nuovo modello domestico DEC GT-40 che prevedeva la possibilità di direzionare la navicella in tempo reale; il giocatore doveva atterrare sul suolo lunare ma volando il più orizzontalmente possibile alla superficie, la navicella avrebbe sorpassato il punto di atterraggio stabilito andando ad incontrare non un cratere, un alieno o quant’altro, ma bensì un… Ristorante della catena MC Donald’s!! Atterrandoci vicino i due astronauti ordineranno cheeseburger ed un Big Mac da asporto!
Ps, avete trovato gli easter egg all’interno dell’articolo?
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